Premesso che, spesso, si tende a considerare come “migliore” un oggetto che soddisfi pienamente le nostre aspettative, nondimeno, questo stesso oggetto deve possedere determinate caratteristiche che lo rendano così apprezzabile.
Quali sono le caratteristiche indispensabili per fare di una etichettatrice non-industriale un buon prodotto?
Potrebbe servire per produrre semplici etichette monocromatiche per uso lavorativo o anche domestico.
Potrebbe, diversamente, dover stampare etichette elaborate e disegni colorati su diversi materiali di consumo.
Potrebbe essere indispensabile potersela portare appresso durante il lavoro.
Potrebbe, al contrario, essere necessario collocarla in una postazione fissa a disposizione di più utenti contemporaneamente.
Andiamo ad analizzare le diverse caratteristiche vedendo quali aspettative possono soddisfare.
La stampa
Le etichettatrici possono stampare sia etichette in bianco e nero che a colori. Questo dipende in gran parte dal metodo di stampa con cui lavorano.
ASPETTI POSITIVI:
- È il sistema più economico per stampare etichette, per lo più monocromatiche.
- Fa uso di un unico nastro che, scaldandosi, diventa di fatto etichetta.
- I nastri sono disponibili in 3 versioni, non-protetto, protetto, sintetico, l’ultimo dei quali crea etichette resistenti all’acqua o comunque ad agenti atmosferici, idonee quindi per spedizioni aeree, navali o di una certa importanza.
- È un sistema che privilegia l’economicità e la praticità per etichette destinate ad una vita breve, fino all’arrivo a destinazione.
ASPETTI NEGATIVI:
- L’assortimento abbastanza limitato dei nastri termosensibili, per lo più monocromatici, solo in alcuni casi bicolori, rosso e nero.
- La vita relativamente “breve” delle etichette, per chi avesse necessità di stamparne di durature, tenendo comunque bassi i costi.
- La testina di stampa, a contatto diretto con il materiale di consumo, è soggetta a maggior usura.
ASPETTI POSITIVI:
- L’eterogeneità e la versatilità delle etichette che possono nascere dalla combinazione fra i diversi colori e le varie componenti dei ribbon ed i possibili materiali di consumo.
- È un sistema che privilegia la creatività, la pluralità di applicazione delle etichette, a scapito dell’economicità.
- I nastri, in cera, cera-resina e resina, in un vasto assortimento di colori e sfumature, possono stampare sui materiali più diversi: carta, pvc, vinile, poliestere, TNT, creando etichette anche resistenti ad acqua, strappi, agenti atmosferici, graffi, sostanze corrosive.
- La testina di stampa, non a diretto contatto con il materiale di consumo, rimane più protetta da usura, polvere ed altri pulviscoli residui che tende a soffrire.
ASPETTI NEGATIVI:
- Il maggior costo dei materiali, sia dei ribbon inchiostrati che dei vari materiali di consumo, su cui vengono stampate le etichette.
Due sono le caratteristiche strettamente connesse alla stampa: la sua qualità e la velocità; non tanto legate al sistema adottato, quanto al livello qualitativo del dispositivo nel suo insieme.
La qualità di stampa
È un parametro misurato in punti o pixel (DPI, PPI) di colore contenuti in un pollice, cioè in una linea di 2,54 cm.
Più questo valore sarà elevato, più lo sarà la risoluzione, cioè la qualità, della stampa.
Generalmente, è anche un fattore inversamente proporzionale alle dimensioni delle etichette, nel senso che una definizione più bassa risulta sempre meno evidente su una etichetta di dimensioni ridotte.
La velocità di stampa
Anche questo è un aspetto che ha la sua importanza se la priorità è la produzione di quantitativi consistenti di etichette nel minor tempo possibile, per evadere volumi importanti di posta e documentazioni giornaliere.
Nel primo caso, per chi abbia bisogno di una produzione veloce e standardizzata, nel secondo, per coloro che prediligano l’elaborazione e la qualità, sacrificando, piuttosto, la velocità.
Un altro aspetto che fa la differenza, in funzione dell’utilizzo che si intende fare di una etichettatrice, è il suo modello.
In questo senso le etichettatrici possono essere palmari o con desktop.
I modelli palmari
Sono studiati e messi a punto per essere facilmente portati dove occorre: in magazzino, all’aperto, in deposito.
Sono compatti, ergonomici, provvisti di piccolo schermo per controllare il testo dell’etichetta e di tastiera per digitarla.
A seconda dei modelli, questa è provvista di più o meno pulsanti che aprono piccoli menu con selezioni pre-impostate di font, formattazione, personalizzazioni varie per rendere comunque piacevole e particolare l’etichetta.
Possono avere lo schermo touch oppure un menu a frecce per spostarsi facilmente fra le varie opzioni.
Al proprio interno custodiscono le batterie che li fanno funzionare e, a seconda del metodo di stampa usato, il nastro termosensibile oppure il ribbon con il rotolo di etichette.
Sono perciò anche in grado di stampare etichette colorate su vari materiali, che, tuttavia, restano limitate nelle dimensioni finali. Infatti, data la compattezza del dispositivo nel suo insieme, non è comunque in grado di alloggiare nastri che possano stampare etichette più larghe di 2 cm.
Per etichette di dimensioni più grandi bisogna prendere in considerazione un altro tipo di etichettatrice.
I modelli con desktop
Questi modelli sono in grado di produrre etichette di dimensioni più grandi, superando anche i 6 cm di larghezza.
L’altezza rimane sempre un valore più flessibile anche se abbastanza standardizzato, nei rotoli fustellati.
Le etichettatrici con desktop sono di dimensioni e peso più consistenti, generalmente a collocazione fissa, anche perché, sovente, alimentate a corrente.
Sono messe a punto per stampare quantitativi più consistenti di etichette, di dimensioni più grandi e riescono a riprodurre anche bozzetti più elaborati.
Nella maggior parte dei casi, necessitano di un dispositivo esterno (pc o tablet) e di un software per mettere a punto la presentazione dell’etichetta.
Quest’ultimo è spesso allegato al momento dell’acquisto dell’etichettatrice, che solitamente lavora, tuttavia, anche con i normali programmi dei pacchetti office o accetta e converte file immagine provenienti dai software più popolari e diffusi.
Anche le etichettatrici con desktop alloggiano al proprio interno i nastri termosensibili o i ribbon ed i rotoli di etichettte, in base al sistema di stampa con cui funzionano.
Alcuni modelli più attuali e di fascia alta di prezzo possono ospitare batterie al litio ricaricabili o avere una piccola tastiera e una maniglia per essere agevolmente trasportati.
La connettività
Un altro elemento che può fare la differenza, quanto a qualità del prodotto, è la sua connettività, soprattutto in riferimento ai modelli con desktop e solo a talune versioni palmari.
Per concludere
Ciò che rende un oggetto migliore rispetto ad un altro è spesso un fatto soggettivo, legato alla più o meno completa soddisfazione delle proprie aspettative.
Nel caso di una etichettatrice, le caratteristiche fondamentali si possono così riassumere:
- MODELLO PALMARE: Pratico, di dimensioni ridotte, per lo più a batterie, trasportabile, etichette piccole
- MODELLO CON DESKTOP: Postazione fissa, alimentazione via cavo, quantitativi sostenuti, etichette più grandi
- STAMPA TERMICA DIRETTA: Economica, semplice e funzionale, monocromatica
- STAMPA A TRASFERIMENTO TERMICO: Più costosa e versatile, a colori, su un’ampia gamma di materiali di consumo
Tutte queste caratteristiche sono combinabili fra loro.
Legate poi alla qualità del dispositivo e all’affidabilità della casa produttrice sono la definizione dell’etichetta, la velocità di stampa, la connettività ed i software supportati.