Domande Frequenti sulle etichettatrici

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A chi serve l’etichettatrice?

Questo prodotto così utile si rivela particolarmente indispensabile per coloro che hanno un business. Non importa se parliamo di una piccola start up, o di una grande azienda: tutti ne possono usufruire. Sono inoltre indispensabili all’interno di magazzini, per le aziende di distribuzione e trasporto, o di consegna di pacchi e oggetti. Infine sono sfruttare anche a livello amatoriale, da coloro che hanno bisogno di riordinare un gran numero di oggetti o materiale di ogni tipo.

Con l’avvento di internet ormai sono pochissime le aziende che non sfruttano tale strumento per incrementare le vendite. Questo significa però che quasi tutti dovranno recapitare la merce, previa spedizione. Per organizzare al meglio questo tipo di lavoro, e amministrare nella giusta maniera i materiali e i prodotti che ci capitano a tiro, dovremo ricorrere all’uso di una macchina per le etichette. Senza dubbio ci sarà utilissima in questi casi, e ci potrà agevolare il lavoro – facendolo scorrere al meglio.

Quanti tipi di etichettatrici esistono?

Ci sono diversi tipi di etichettatrici, e le possiamo distinguere secondo diversi criteri. La principale divisione che possiamo fare però è quella che riguarda la tecnologia di stampa che viene usata.

  • Le etichettatrici con stampa termica diretta funzionano tramite un trasferimento di calore, che va ad agire direttamente sull’etichetta. Bisogna usare delle carte speciali, che siano appunto reagenti al calore;
  • Ci sono poi le etichettatrici a trasferimento termico, che hanno un funzionamento leggermente diverso. In questo caso il calore viene trasferito da un nastro di inchiostro all’etichetta.

In base alla struttura invece possiamo riconoscere etichettatrici palmari, e altre desktop.

  • Le etichettatrici palmari sono le più piccole e compatte – entrano appunto nel palmo della mano! Sono leggere, e particolarmente indicate per essere trasportate. Sono molto efficienti, facili da usare e anche discrete. Hanno un costo medio- basso, e quindi sono anche facilmente accessibili.
  • Le etichettatrici desktop invece sono più ingombranti. Devono infatti posizionarsi in un determinato ambiente, e lì devono restare per tempo. Sono quindi pesanti e ingombranti. Hanno un’ottima precisione di stampa, e si usano anche in uffici e aziende grandi. Il costo ovviamente sale, rispetto all’altro tipo di modello.

Infine possiamo determinare diverse etichettatrici prendendo in considerazione il loro utilizzo ultimo. Avremo quindi stampanti per etichette da banco, altre commerciali, industriali, e infine portatili.

Come si mantiene al meglio l’etichettatrice?

Come precauzione ricordiamo di non usare l’apparecchio in luoghi eccessivamente colpiti dalla luce solare. Inoltre è bene non conservare il dispositivo in ambienti dove ci sono temperature troppo alte – oppure troppo basse. La carta va conservata correttamente con le stesse accortezze. Evitiamo di posizionare malamente i rulli, e di toccarli o aprire la stampante mentre questa è in funzione. Di tanto in tanto bisognerà rimuovere la polvere dalla struttura esterna, ed effettuare anche una pulizia (seppur sommaria) al suo interno.

Ovviamente se vogliamo che l’apparecchio duri a lungo dovremo evitare di lesionarlo. Non facciamolo cadere, e non intruppiamo. Cerchiamo di usarlo sempre con la massima precauzione, per evitare che si rovini troppo.

Quanto costano le cartucce?

Spesso questo aspetto viene trascurato, mentre invece è da considerare eccome. Il costo delle cartucce di una stampante è fondamentale, spesso decisivo, per l’acquisto di una stampante (e quindi anche di un’etichettatrice). Nel caso delle etichettatrici poi dovremo capire anche il prezzo della carta. Ce ne vuole infatti una speciale per stampare le etichette, che dovremo comprare periodicamente. Sarebbe sciocco farsi attirare da una macchina poco costosa, che però prevede cartucce e carta dispendiosi. Invece è meglio investire qualche euro in più in un prodotto più caro, se ha dei costi di mantenimento inferiori. Infine teniamo conto anche del prezzo delle pile (che spesso sono previste, in vari modelli di etichettatrice), e della testina di stampa. Quest’ultima è una componente che si deteriora facilmente, e il suo costo può giungere fino al 30 % del valore della stampante stessa!

Per sapere quanto costano esattamente le cartucce compatibili con la nostra etichettatrice, o la carta, dovremo fare una piccola ricerca su internet. Ci basterà ricercare il modello esatto che intendiamo acquistare, per capire quale sarà la spesa da sostenere. Per risparmiare qualche soldo possiamo pensare di acquistare queste componenti online, su siti e-commerce come Amazon o eBay.

I materiali di costruzione sono rilevanti?

La maggior parte delle etichettatrici reperibili in commercio vengono costruite con materiali plastici. Sotto questo punto di vista quindi non ci sono particolari commenti da fare. I materiali di costruzione quindi non sono puramente discriminanti, per quanto riguarda le etichettatrici. Tuttavia è bene dire che i modelli più costosi e tecnologici sono realizzati con una plastica molto robusta. Questo materiale permette alla macchina di durare a lungo, e di resistere agli urti. I modelli economici invece sono perlopiù costruiti con della plastica più leggera – meno durevole nel tempo.

Meglio stampare a colori o in bianco e nero?

Molti si chiedono se sia meglio acquistare un’etichettatrice monocromatica o a colori. Optare per l’uno o l’altro modello infatti è rilevante nella maggior parte dei casi. Tuttavia la predilezione di un modello piuttosto che di un altro dipende soprattutto dalle nostre esigenze, e dalle preferenze dell’acquirente.

La possibilità di stampare o meno a colori dipende soprattutto dalla tecnologia che usa la stampante, e dal tipo di carta su cui stampa. Di solito infatti le stampanti a trasferimento termico possono prevedere l’uso dei colori. Con la tecnologia termica diretta invece possiamo ottenere solo etichette in bianco e nero. Tuttavia in commercio ci sono anche stampanti simili che, grazie all’uso della carta termica, possono stampare in due colori. Di solito questi sono il rosso e il nero.

La marca è rilevante?

Quasi tutti i migliori dispositivi elettronici sono prodotti da marchi che, nel tempo, hanno avuto modo di specializzarsi in tale manifattura. Ci sono tanti brand infatti che sono conosciuti a tutte le persone, in quanto per anni si sono dedicati alla produzione di dispositivi elettronici. Sono dunque ben riconoscibili, pongono cura e attenzione nella fabbricazione dei singoli pezzi, e propongono ai clienti articoli sempre ben fatti. Anche le etichettatrici non sono da meno. Sarà meglio scegliere un marchio che sia specifico, o ben ferrato in questo tipo di produzione. Una grande esperienza può davvero fare la differenza in termini di qualità del prodotto finale.

Nel caso delle etichettatrici possiamo citare come migliori marchi: sicuramente la Brother e la Dymo, che sono tra le più apprezzate in assoluto. Anche l’economica Munbyn non è male.

Il prezzo è importante?

Ovviamente prima di acquistare un qualsiasi oggetto dobbiamo guardare al prezzo. Questo deve rientrare nel budget che ci siamo prefissati per l’acquisto, e quindi è una discriminante importante in tal senso. Spesso poi tramite il costo possiamo capire qualcosa in più sulla qualità dell’etichettatrice. Non dico che solo quelle super care sono ottime, ma se tra due tipologie c’è una grande differenza di prezzo c’è qualche motivo! Non scegliamo però il solo prezzo come fattore determinante, ma guardiamo ad altre caratteristiche importanti.

  • Nel dettaglio i modelli palmari possono costare anche sui 20 euro, nel caso di un apparecchio economico. Si arriva fino a un massimo di 130 euro, in caso di dispositivi particolarmente efficienti e tecnologici.
  • Le etichettatrici desktop invece possono costare dai 40 agli 800 euro. In generale hanno un costo più alto rispetto ai modelli palmari.

Ma cosa determina il prezzo, oltre che il marchio e la qualità del prodotto? A influire molto sul costo finale c’è anche il livello di connettività del prodotto. Questo ci permette di collegare la stampante a uno o più dispositivi, e avere quindi una maggiore o minore flessibilità in tal senso.

Quali sono i vantaggi di un’etichettatrice automatica?

Le etichettatrici automatiche sono maggiormente usate nei contesti professionali. Sono strumenti molto precisi, che svolgono al meglio il proprio lavoro. Ma quali sono gli altri vantaggi?

  • Rendono al meglio, e sono flessibili nei requisiti di etichettatura. I risultati saranno quindi ottimi, e avremo la possibilità di personalizzarli al meglio. Questo fattore è utile specialmente per quei produttori che devono etichettare vari tipi di articoli. Con una macchina simile sarà possibile farlo, raggiungendo un risultato ottimale;
  • Possono aumentare la velocità della produzione, che ad oggi è un elemento chiave in grado di influenzare il mercato. Quindi se etichettiamo velocemente i prodotti possiamo immetterli facilmente sul mercato, e con tempistiche brevi. Usare un apparecchio efficiente in tal senso ci permette di incrementare la produzione, e quindi le vendite;
  • Aiutano a ridurre le esigenze di manodopera, in quanto appunto sono automatiche. Questo vuol dire che ci sarà un grande risparmio a fine anno per l’azienda;
  • Grazie al suo funzionamento automatico non c’è pericolo che qualcuno si faccia del male mentre usa l’apparecchio. Le misure di sicurezza da adottare sono semplici, e sarà facile interagire in maniera protetta con la macchina;
  • Gli errori commessi dall’apparecchio sono praticamente nulli, specie in modelli particolarmente avanzati e tecnologici.

Queste macchine sono formidabili e di indubbia qualità. Rappresentano però un investimento abbastanza alto, da effettuarsi solo se necessario.

Quali sono i pro e i contro di un’etichettatrice?

Come si sa l’etichettatrice è un dispositivo davvero utile, in diversi casi. Viene sfruttato anche a livello professionale, per riuscire a organizzare al meglio il lavoro – o per spedire la merce per esempio. Infatti è un apparecchio che sta prendendo piede specie ora, che con l’avvento di internet le aziende sono sempre più orientate verso la spedizione della merce.

Nel dettaglio un’etichettatrice ci sarà indispensabile per:

  • organizzare e riconoscere al meglio dei prodotti all’interno del nostro inventario, in maniera semplice ed efficace. Usando un’etichettatrice il nostro lavoro sarà migliore, ma anche più veloce: possiamo risparmiare un sacco di tempo, se non dovremo cercare articolo per articolo!
  • stampare un gran numero di etichette in un tempo molto breve, per sbrigare la pratica velocemente;
  • creare etichette sempre diverse, variando misura, design, formato… e talvolta anche i colori (nelle stampante che ne sono provviste ovviamente);
  • avere immediatamente l’etichetta di cui abbiamo bisogno, in quanto ci vorrà una sola manciata di secondi per ottenere il pezzo finito;
  • sistemare al meglio un magazzino, e aiutare la logistica dell’azienda. Infatti si usa particolarmente in magazzini e costruzioni simili, in quanti aiuta a migliorare il processo di vendita e consegna dei prodotti.

Ci sono ovviamente anche degli svantaggi che derivano dall’acquisto di un’etichettatrice. Per esempio non è uno strumento versatile, in quanto ci sarà utile solo per stampare le etichette. In alcuni casi poi, specie nei modelli più economici, potremo effettuare solo stampe monocromatiche. Le nostre possibilità quindi saranno limitate, a meno che non compriamo un prodotto esoso ed efficiente.

Quanto pesa una stampante per etichette?

Il peso di una stampante per etichette può variare a seconda del modello che abbiamo scelto. Le etichettatrici palmari per esempio sono molto leggere. Di dimensioni sono piccole e compatte, possono pesare anche solo pochi etti. Sono la scelta migliore se abbiamo bisogno di uno strumento maneggevole, che si possa trasportare con facilità. Infatti non ingombrano molto, e il loro peso è decisamente minimo: possiamo portarle con noi in ogni momento, senza subirne il peso eccessivo. Al contrario invece i modelli desktop sono ben più ingombranti e pesanti. Possono pesare ben più di un kg, e sono quindi da scartare nel caso in cui necessitiamo di un prodotto da portare in giro. Dovremo usarle invece in una postazione fissa, se vogliamo sfruttarle al meglio.

Quanto dura la testina di un’etichettatrice?

La testina è una componente fondamentale di un’etichettatrice. La sua durata quindi è importante, ed è bene esserne a conoscenza prima di acquistare un simile prodotto. Questa componente è fondamentale per il corretto funzionamento dell’apparecchio, ma tende a deteriorarsi facilmente. Nella maggior parte dei casi di può sostituire senza troppi problemi, ma talvolta questo scherzetto ci può costare un occhio della testa. Basti pensare che spesso il prezzo della sola testina equivale al 30 % del prezzo dell’intera stampante per etichette! In base alla tipologia della stampante possiamo trovare testine più o meno costose, soggette al deterioramento o resistenti e robuste.

Le etichettatrici a stampa diretta termica, che possiamo trovare specie nei modelli desktop, offre una durata della testina molto breve. Di solito è inferiore rispetto a quella prevista per le stampanti a trasferimento termico, fino ad arrivare al 50 % in meno della durata! Valutiamo bene quindi questo fattore prima di procedere all’acquisto.

Come scegliere le etichette?

La scelte delle etichette è da tenersi in considerazione, in quanto è rilevante tanto quanto la scelta della stampante stessa. Possiamo scegliere le etichette prima di tutto in base alla destinazione d’uso delle stesse. Possono essere impiegate infatti in ambito logistico, alimentare, tessile, elettrico, farmaceutico, chimico, cosmetico, materie plastiche, normative, inventari, e molto altro. Teniamo conto anche del metodo di avanzamento adottato dalla stampante. Ci sono infatti etichette in bobina, in modulo prepiegato, prepiegato con fori di avanzamento, fogli singoli ad avanzamento automatico o manuale. Dobbiamo considerare anche la qualità di stampa e lettura che vogliamo ottenere, specie se lavoriamo con scritte piccolissime, o immagini enormi.

In base alla tecnologia adottata dalla stampante dovremo acquistare diversi tipi di etichette. A seconda al tipo di carta usata poi possiamo capire quanto durerà un’etichetta. Ci sono infatti determinate etichette che resistono a lungo nel tempo, e persino agli agenti atmosferici, chimici ed elettrici. Non si rovinano neanche con sfregamenti. Specialmente alcune etichette di sicurezza devono avere tali caratteristiche: è necessario che siano resistenti sulle superfici specifiche su cui vengono applicate.

Infine teniamo conto anche del costo delle stesse, che spesso è fondamentale.

Su che tipo di carta possiamo stampare?

La carta su cui andremo a stampare determina la qualità dell’etichetta stessa. Ma quanti tipi ne esistono?

  • La cellum opaca è perfetta per chi cerca una soluzione economica, con una tenuta nella media, e una qualità decente;
  • Le semipatinate e le patinate sono ideali per coloro che vogliono un’ottima tenuta di stampa, e una qualità dell’immagine e del supporto ottimale;
  • La carta vergatina o martellata invece si usa solo con etichettatrici a inchiostro. Viene sfruttata per particolari applicazioni, specie nel settore alimentare;
  • Anche la carta fotografica viene usata con le etichettatrici ink jet. Si usa quando vogliamo che l’immagine abbia una resa perfetta (sia in termini di risoluzione sia per quanto riguarda la resa cromatica).
    Le etichettatrici con stampa termico diretta invece sfruttano altri tipi di carta specifici:
    • La carta eco, che ha un costo piccolo ma anche una limitata durata nel tempo. Si usa quindi in caso di prodotti freschi, o di spedizioni merce;
    • Si usa la semi-protetta quando invece vogliamo una durevolezza maggiore;
    • E infine si sfrutta la carta protetta se vogliamo una lunga resistenza, senza usare però il ribbon di stampa.

    Teniamo conto però che la carta termica viene trattata chimicamente, e quindi non è da considerarsi “green”. Inoltre la durata di una testina è davvero ridotta, visto che non viene protetta dal ribbon, e anzi viene abrasa continuamente dal prodotto chimico con cui viene trattata appunto la carta.

      Quanto è veloce una stampante per etichette?

      La velocità precisa di una stampante per etichette dipende da vari fattori, come la tecnologia, la tipologia, eccetera. Tuttavia la maggior parte dei modelli ha una velocità di stampa pari di preciso a 6 mm al secondo.

      Classifica dei Migliori Prodotti

      1 DYMO LabelManager 160 Stampante per etichette a trasferimento termico 180 x 180 DPI

      DYMO LabelManager 160 Stampante per etichette a trasferimento termico 180 x 180 DPI

      • Schermo LCD, larghezza etichetta: 6 mm, 9 mm, 12 mm
      • Tipo di banda magnetica: D1; Tastiera QWERTY
      • Tasti di formattazione veloce (grassetto, corsivo, verticale, sottolineato, imballato)
      2 Brother QL700 Stampante per Etichette, Collegabile a PC, Plug&Print, Rotoli DK fino a 62 mm, 93...

      Brother QL700 Stampante per Etichette, Collegabile a PC, Plug&Print, Rotoli DK fino a 62 mm, 93...

      • Plug&Print: collega, inserisci il testo e stampa
      • Stampa etichette fino a 62 mm di ampiezza e 1 m di lunghezza
      • Stampa fino a 93 etichette/minuto; taglierina automatica
      3 Brother PT-H100R Etichettatrice Palmare, fino a 12 mm, Velocità di Stampa Fino a 20 mm/sec

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