Come riconoscere un’etichettatrice di qualità? Informazioni utili e spiegazione

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Schermo LCD, lunghezza massima etichetta: 1.2 cmTipo di banda magnetica: D1; Tastiera QWERTZ (tedesco)Tasti di formattazione veloce (grassetto, corsivo, verticale, sottolineato, imballato)
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Dymo LetraTag LT-100H - Impresora de etiquetas, color azul (versión extranjera)
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DYMO LabelManager 160 Stampante per etichette a trasferimento termico 180 x 180 DPI
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Schermo LCD, larghezza etichetta: 6 mm, 9 mm, 12 mmTipo di banda magnetica: D1; Tastiera QWERTYTasti di formattazione veloce (grassetto, corsivo, verticale, sottolineato, imballato)
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Dymo Etichettatrice a rilievo Junior per uso domestico
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Quando si parla di qualità di un oggetto di uso comune, ci si riferisce al complesso delle caratteristiche che lo definiscono: i materiali da cui è composto, il design, le prestazioni o i prodotti in grado di fornire, l’eventuale software che incorpora e le opzioni tecnologiche che mette a disposizione. Più queste sono attuali e sofisticate, più il prodotto, nel suo insieme, risulterà di qualità.

Andiamo quindi a vedere che cosa definisce una etichettatrice di qualità.

Prima di iniziare, spieghiamo brevemente:

Che cosa è una etichettatrice?

L’etichettatrice è un piccolo macchinario in grado di redigere e produrre etichette.

I suoi campi di applicazione sono innumerevoli; l’etichetta è un oggetto piccolo, funzionale, immediato, eppure fondamentale nella sua semplicità.

Una delle prime caratteristiche che può balzare agli occhi è la qualità dell’etichetta: il suo contenuto, la sua stampa.

La risoluzione

La risoluzione (volendo semplificare… la qualità) della stampa si misura in DPI (ovvero Dots Per Inch, cioè punti per pollice) o in PPI (Pixel Per Inch, cioè pixel per pollice).

Questa unità di misura corrisponde ai punti/pixel contenuti in un pollice, cioè in uno spazio di 2,54 cm, e indica il livello di precisione della stampa.

Al momento, i modelli di fascia medio alta, soprattutto desktop, possono raggiungere una risoluzione di 300×300 o 300×600 DPI.

Le etichettatrici palmari, invece non vanno generalmente oltre i 180×180 DPI.

Ovviamente, una bassa risoluzione risalterà nelle etichette più grandi, mentre si noterà meno in quelle più piccole.

Che cosa sono i modelli desktop?

Le etichettatrici con desktop sono dispositivi messi a punto per stampare quantitativi più consistenti di etichette, con risoluzione più alta, con maggiori possibilità di layout finale e su una scelta più ampia di materiali.

Necessitano di un software specifico o dei normali programmi dedicati presenti nei pacchetti office per creare il bozzetto che poi stamperanno.

Sono l’oggetto ideale per gli uffici, gli studi professionali, piccole aziende o magazzini.

Cosa sono invece i modelli palmari? 

Come dice la parola stessa, si tratta di modelli che possono essere tenuti in mano. Compatti, essenziali, ma non per questo privi di tastiera, schermo e menu touch o a frecce per selezionare diverse impostazioni e presentazioni dell’etichetta finale. Molto spesso incorporano il nastro su cui stampare e funzionano a batterie.

Il loro punto di forza è la praticità e l’immediatezza della stampa dell’etichetta oltre alla trasportabilità.

Un’atra caratteristica che potrebbe fare la differenza è la velocità con cui l’etichettatrice riesce a stampare, soprattutto per uffici e magazzini  che gestiscano quotidianamente quantitativi importanti di documenti, indirizzi e spedizioni.

La velocità di stampa

Si può misurare in numero di etichette al minuto o in millimetri al secondo.

Ciò che influenza in maniera determinante questo parametro è la complessità della stampa finale.

In ogni caso, la massima velocità raggiungibile oggi è di 6 mm al secondo, laddove una etichettatrice palmare produce comunque una stringa in bianco e nero, mentre un modello desktop può articolarsi anche fra disegni ed immagini a colori.

I colori di stampa

Anche la possibilità di stampare sia in bianco e nero che a colori per taluni utenti potrebbe costituire un attributo qualitativo importante e imprescindibile.

Oltre che dal tipo di carta utilizzabile questa caratteristica è legata al metodo di stampa.

Mentre la stampa a termica diretta produce solitamente etichette monocromatiche o, al massimo, bi-colori, la stampa a trasferimento termico è in grado di sfornare anche targhette a colori.

Che cosa è la stampa a termica diretta?

All’interno dell’etichettatrice si trova una testina di stampa che, scaldandosi, induce un cambiamento di colore nel nastro cartaceo termosensibile, incidendovi il testo dell’etichetta.

Che cosa è la stampa a trasferimento termico?

In questa versione, la testina di stampa va a riscaldare un nastro inchiostrato o carbongrafico, detto semplicemente ribbon, che rilascia sul nastro da etichetta l’inchiostro e vi imprime l testo.

Le dimensioni e i materiali su cui stampare l’etichetta

Anche questo è un elemento che fa la sua differenza, a livello qualitativo.

Poter scegliere la dimensione dell’etichetta e poter stampare su materiali diversi amplia il campo di utilizzo del medesimo dispositivo.

Le misure delle etichette, pur standardizzate sulla base delle esigenze comuni del mercato, possono variare fra 1,2 e 1,9 cm per le etichette più piccole, superando i 6 cm per quelle più grandi.

I modelli palmari che alloggiano al loro interno il nastro su cui stampare le etichette offrono ovviamente una scelta più limitata, che si amplifica nei modelli con desktop.

Per quanto riguarda i materiali dei nastri, la stampa termica diretta utilizza la carta termica che può essere:

  • non protetta – economica, ideale per etichette che debbano durare poco;
  • protetta – più costosa, garantisce una durata e leggibilità più lunga;
  • sintetica – ancora più cara, ma resistente all’acqua.

La stampa a trasferimento termico permette invece di produrre etichette su svariati elementi:

  • polietilene
  • polipropilene
  • carta opaca
  • pvc 
  • poliestere e una scelta di materiali anti-strappo e resistenti all’acqua e a condizioni meteorologiche estreme

Il software e la connettività

Altre caratteristiche che concorrono a fare la differenza, per quanto riguarda un prodotto di qualità, sono la connettività ed il software che l’etichettatrice supporta per sviluppare il bozzetto.

Molti modelli sono infatti in grado di stampare file prodotti oltre che con i normali pacchetti office anche con applicazioni specifiche, con estensione CSV, XLS,  MDB, DOC, GIF, ICO, JPG, PNG, TIFF.

La connettività con l’etichettatrice può essere stabilita via cavo USB o, nei modelli più sofisticati, wireless, spesso via bluetooth.

Questa caratteristica si può riscontrare anche in alcuni modelli palmari che, per la loro praticità ed immediatezza, non devono essere confusi per prodotti basici.

Alcuni di essi, infatti, sono dei piccoli gioielli nel loro genere, perché pur nella ristrettezza delle dimensioni consentono di scegliere, fra le possibilità pre-impostate, il tipo di carattere e la sua dimensione, la formattazione, la selezione di simboli e caratteri speciali fra quelli più usati e comuni, anche di lingua straniera, la personalizzazione del risultato finale.

I materiali

La quasi totalità delle etichettatrici in commercio, a prescindere dalla tipologia e dal metodo di stampa, è ovviamente costruita con materiali plastici. È chiaro che scocca e parti interne più solide e robuste concorrono ad alzare il livello qualitativo. 

Un’occhiata più attenta potrebbe essere data alle componenti il cui ruolo è fondamentale per un buon funzionamento e risultato dell’etichettatrice: testina di stampa, parte molto delicata e soggetta ad usura, e sistema di scorrimento del nastro da etichetta.

La marca dell’etichettatrice

Come ultimo elemento, per districarsi fra le numerose possibilità, orientarsi verso un marchio che sia cresciuto e si sia evoluto nel settore, con una storia di affidabilità alle spalle, potrebbe permettere di selezionare il giusto prodotto di qualità.

Classifica dei Migliori Prodotti

1 DYMO LabelManager 160, Tastiera QWERTZ (Importato dalla Germania)

DYMO LabelManager 160, Tastiera QWERTZ (Importato dalla Germania)

  • Schermo LCD, lunghezza massima etichetta: 1.2 cm
  • Tipo di banda magnetica: D1; Tastiera QWERTZ (tedesco)
  • Tasti di formattazione veloce (grassetto, corsivo, verticale, sottolineato, imballato)
2 Dymo LetraTag LT-100H - Impresora de etiquetas, color azul (versión extranjera)

Dymo LetraTag LT-100H - Impresora de etiquetas, color azul (versión extranjera)

  • Con 5 diverse dimensioni dei caratteri, 7 stili di stampa e 8 diversi tipi di cornici
  • Visualizza la resa dei caratteri sul display grafico prima della stampa
  • Con memoria da 9 posizioni per le tue etichette preferite e possibilità di stampa su due righe
3 DYMO LabelManager 160 Stampante per etichette a trasferimento termico 180 x 180 DPI

DYMO LabelManager 160 Stampante per etichette a trasferimento termico 180 x 180 DPI

  • Schermo LCD, larghezza etichetta: 6 mm, 9 mm, 12 mm
  • Tipo di banda magnetica: D1; Tastiera QWERTY
  • Tasti di formattazione veloce (grassetto, corsivo, verticale, sottolineato, imballato)
4 Brother PT-H100R Etichettatrice Palmare per Etichette di Ampiezza fino a 12 mm, Stampa ad Alta...

Brother PT-H100R Etichettatrice Palmare per Etichette di Ampiezza fino a 12 mm, Stampa ad Alta...

  • Velocità di stampa fino a 20 mm/sec
  • Stampa su etichette serie TZe da 3,5 a 12 mm
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