Che si lavori in un ufficio, in un magazzino, in uno studio, in un’azienda o, perché no!, a casa propria, un oggetto di uso comune, presente in tutti questi ambienti, potrebbe essere un’etichettatrice.
Che cosa è un’etichettatrice?
L’etichettatrice è una macchina che, con diverse modalità, stampa delle etichette apponibili su diverse superfici.
Sostanzialmente esistono 2 categorie di etichettatrici:
- palmari – più piccole, maneggevoli, ergonomiche e di semplice utilizzo
- con desktop – più ingombranti, non trasportabili, più elaborate nei risultati finali
Le etichettatrici palmari
Nel corpo pur piccolo e compatto hanno uno schermo su cui controllare l’anteprima dell’etichetta, una tastiera per generare il testo ed una serie, più o meno assortita, di tasti che permettono di selezionare il tipo e la grandezza di carattere, la formattazione, caratteri e simboli speciali. Possono poi essere rifinite con una gamma di opzioni per personalizzare il risultato finale.
Molto spesso funzionano a batteria e, altrettanto spesso, incorporano al loro interno il vano per contenere il nastro su cui stampare.
Le etichettatrici con desktop
Di dimensioni più ingombranti, tanto da sconsigliarne lo spostamento, sono generalmente di livello più elaborato, messo a punto per la produzione di quantità importanti di etichette e anche di esecuzione più articolata. Nella maggior parte dei casi sono alimentate via cavo; le versioni a batteria essendo molto più costose.
Stampano etichette elaborate con appositi software o anche comuni programmi presenti nei pacchetti dedicati agli uffici e all’amministrazione. Più ampia diventa la scelta delle dimensioni dell’etichetta e del tipo di materiale su cui stampare.
Che tecniche di stampa vengono usate?
Le tecniche usate sono principalmente due:
- Stampa termica diretta: all’interno dell’etichettatrice una testina scalda direttamente il nastro cartaceo termosensibile, provocandone un cambio di colore corrispondente al testo o all’immagine che si vuole imprimere.
- Stampa a trasferimento termico: in questo caso, la testina scalda un “ribbon”, ovvero un nastro carbongrafico inchiostrato che trasmette l’inchiostro sulle etichette.
Fatta questa introduzione per dettagliare brevemente i dispositivi di cui stiamo parlando, andiamo a vedere se e come è possibile risolvere eventuali guasti o malfunzionamenti.
Guasti e malfunzionamenti
L’etichettatrice non si accende |
Verificare che le batterie non siano esaurite o siano collocate correttamente o che il cavo sia introdotto saldamente nella presa. |
Le etichette non hanno un taglio netto e definito |
Con le debite precauzioni, provare a pulire la lama della taglierina. |
L’etichettatrice palmare non stampa le etichette |
Verificare che il nastro sia correttamente posizionato nel vano preposto |
Verificare che il nastro non sia finito e sia necessario sostituirlo |
Accertarsi che il coperchio della cassetta porta nastro sia chiuso correttamente |
L’etichetta stampata presenta dei margini troppo larghi o troppo piccoli |
In fase di stesura e preparazione dell’etichetta, dall’apposito menu delle impostazioni bisogna selezionare la larghezza desiderata dei margini |
Il nastro non scorre e si inceppa |
Verificare che il nastro sia collocato correttamente sotto le apposite guide di scorrimento. Potrebbe essere necessario riavvolgerlo, come si faceva con le care, vecchie cassette musicali |
Controllare che non si sia inavvertitamente pigiato un tasto che abbia dato un diverso comando |
L’etichettatrice si blocca durante la stampa |
Potrebbe essere finito il nastro. Verificare. |
Potrebbero essersi esaurite le batterie. |
La testina potrebbe essersi surriscaldata. Lasciarla raffreddare prima di riprovare. |
Altri problemi potrebbero insorgere nelle stampanti preposte a volumi “di lavoro” più sostenuti e a prodotti finali più elaborati.
Andiamo a vedere le problematiche più frequenti e cerchiamo di risolverle.
Il codice a barre stampato non viene riconosciuto dal lettore |
Ci deve essere un giusto contrasto fra le barre chiare e quelle scure del codice. Se il contrasto è troppo basso potrebbe essere necessario aumentare la temperatura di stampa o diminuire la velocità. Al contrario, se la temperatura è troppo alta ed il nastro trasferisce troppo inchiostro l’etichetta può risultare illeggibile per delle “sbaffature”. |
L’etichetta presenta delle macchie bianche |
Questo inconveniente può essere dovuto a polvere o residui di sporco che si sono depositati sul rullo. I rulli necessitano di pulizia e manutenzione regolare, soprattutto se i volumi di stampa sono importanti e se quest’ultima avviene in modalità termica diretta. |
Le etichette presentano delle linee bianche verticali |
Potrebbe essere un problema riconducibile alla testina e potrebbe essere necessario sostituirla |
Le etichette presentano delle righe non stampate |
È necessario accertarsi che il nastro sia posizionato correttamente senza presentare pieghe o grinze. Oppure, si può utilizzare un nastro poco più largo dell’etichetta che si intende stampare. |
La qualità di stampa dell’etichetta è di scarso livello |
Potrebbe dipendere da un abbinamento errato fra tipo di inchiostro e materiale dell’etichetta. Essendo possibile stampare su materiali molto diversi fra loro, sarà necessario selezionare per ognuno di essi il tipo di inchiostro che garantisca la migliore presa e resa qualitativa. |
L’etichetta esce decentrata o addirittura tagliata |
In fase di preparazione dell’etichetta è stato impostato in maniera erronea il valore della larghezza. |
In fase di avvio iniziale del macchinario, anche nei modelli ad utilizzo più intuitivo, è buona norma consultare il manuale d’uso certamente in dotazione, sia per impostare correttamente i parametri base sia per non commettere errori che potrebbero danneggiarlo.
Comunque, una casa produttrice seria e professionale avrà un’assistenza clienti in grado di prendersi in carico qualsiasi problematica.