Come etichettatrice semi-professionale si può definire un dispositivo in grado di stampare etichette in quantitativi sostenuti, con un livello qualitativo anche elevato, ma certamente con volumi e ritmi più contenuti rispetto ad un macchinario industriale.
Per capire quale sia la tipologia che maggiormente soddisfa le nostre esigenze, bisogna analizzare le caratteristiche e le possibilità che i vari modelli proposti sul mercato sono in grado di offrire.
Se interessa la praticità
In realtà, i modelli semi-professionali proposti sono abbastanza pratici nell’uso, sia che si tratti di modelli palmari, più piccoli, che di versioni con desktop, preferibilmente da collocare in postazione fissa.
Se interessa la mobilità
Allora bisogna optare per un modello palmare: come dice la definizione, di dimensione ridotta, facilmente contenibile nel palmo di una mano.
Una tastiera alfa-numerica consente la digitazione del testo, verificabile e correggibile su apposito piccolo schermo.
I modelli più recenti incorporano una tecnologia che permette, tramite apposito tasto, di aprire piccoli menu con scelte pre-impostate e variamente ricche di font di stampa, grandezze e tipo di carattere, formattazioni, disegni, simboli e personalizzazioni varie.
Al loro interno alloggiano le batterie che li fanno funzionare e le componenti necessarie per la stampa: il nastro termosensibile o il ribbon inchiostrato + il rotolo di materiale di consumo.
Dispositivi compatti e contenuti per poter essere usati dove occorre.
Per completezza di informazione, bisogna segnalare che esistono anche alcuni modelli con desktop, accessoriati con una tastiera tipo computer, dal design compatto che ricorda una scatola per gli attrezzi, forniti di maniglia per il trasporto.
Se interessa la dimensione delle etichette
Se le etichette devono essere di dimensioni ridotte, i modelli palmari sono la soluzione. Infatti, date le proporzioni contenute dell’intero dispositivo sono in grado di alloggiare e stampare nastri con una larghezza massima di 2 cm.
Se invece interessano dimensioni maggiori, bisogna optare per un modello con desktop, dispositivo più grande, in generale, ed in grado di stampare etichette fino a 6 cm di larghezza.
Di solito, questo tipo di etichettatrici è in grado di lavorare con nastri di dimensioni diverse.
Se interessa il colore delle etichette
Questa caratteristica attiene non al modello di etichettatrice ma al sistema di stampa in uso.
Per avere etichette colorate, con testi o disegni anche elaborati bisogna che la stampa sia a trasferimento termico, che la testina di stampa, cioè, riscaldi un nastro inchiostrato che, a sua volta, trasferisce l’inchiostro disciolto sull’etichetta.
Questa tecnica permette la realizzazione di lavori più complessi quanto a colori e disegni su una varietà di materiali di consumo.
Per contro, l’alternativa, e cioè la stampa a termica diretta consente l’erogazione di etichette monocromatiche nere, solo in alcuni casi bicolori, rosso e nero.
Se interessa il costo dell’etichetta
La stampa termica diretta consente di realizzare le etichette più economiche.
I nastri termosensibili necessari, infatti, anche nella versione sintetica, la più costosa, rimangono l’alternativa più conveniente.
I ribbon usati nella stampa a trasferimento termico ed i diversi materiali di consumo consentono, si, di dare sfogo alla fantasia, ma alzano anche il costo finale dell’etichetta.
Se interessa il quantitativo delle etichette
In generale, i modelli con desktop riescono a produrre quantitativi più consistenti di etichette.
Se interessa la qualità della stampa
Questo fattore è per lo più legato al livello qualitativo del dispositivo e alla tecnologia in esso incorporata.
Si misura in punti di colore per pollice, cioè contenuti in uno spazio di 2,54 cm.
Del resto, una risoluzione più bassa risulta meno evidente su etichette più piccole.
Se interessa la velocità di stampa
Questo parametro è spesso connesso alla complessità dell’etichetta da stampare.
Ciascuno potrà valutare questo parametro in funzione delle proprie esigenze.
Se interessano la connettività e la fruibilità
I modelli con desktop hanno bisogno di un dispositivo esterno, sia esso PC o tablet, per elaborare graficamente l’etichetta che andranno a stampare.
Questo dettaglio può fare la differenza per un’etichettatrice all’interno di un ufficio, o uno studio professionale o un magazzino che debba essere fruibile da più utenti simultaneamente.
Per quanto i modelli palmari siano in se stessi “completi ed indipendenti”, taluni offrono comunque la possibilità di connettersi a dispositivi esterni.
Se interessano i software supportati
La maggior parte delle etichettatrici con desktop ha bisogno di un dispositivo e di un software che elaborino l’etichetta che poi loro provvederanno a stampare.
Il software dedicato è spesso incluso su CD o chiavetta USB al momento dell’acquisto dell’etichettatrice.
In fase di selezione ed acquisto dell’etichettatrice basterà informarsi dettagliatamente su quest’aspetto.
Per concludere
Valutando ciascuna delle caratteristiche principali che accomunano le etichettatrici semi-professionali disponibili sul mercato, combinandole poi con le proprie aspettative ed esigenze, sarà possibile acquistare l’articolo giusto e pienamente soddisfacente.